Ansia e attacchi di panico

La parola ansia deriva dal latino "angere" che significa, letteralmente, "stringere": la particolarità è che, appunto, l'etimologia comunica già la sensazione di disagio vissuta da chi soffre di tale disturbo, ovvero l'idea di costrizione e di incertezza.

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Cos'è l'ansia?

Il disturbo d'ansia è caratterizzato da nervosismo e sintomi somatici da ansia, preoccupazione, tensione muscolare, alterazioni del sonno. È un frequente stato emotivo dell'uomo, un condizionamento, un atteggiamento interiore focalizzato essenzialmente sul presagio di un pericolo. È simile alla preoccupazione, ma si manifesta in assenza di una minaccia esterna identificabile o compare in risposta a uno stimolo minaccioso interiore.

DOTT. KEVIN CASTELLANI

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L'ansia disabilitante, o che determina un'estrema condizione di disagio, è "normale" se si verifica in corrispondenza di uno stress intenso ed è limitata nel tempo.

Quando l'ansia si verifica in assenza di uno stress evidente o quando non cessa in seguito all'allontanamento della causa dello stress, è verosimile un disturbo d'ansia.

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ATTACCHI DI PANICO

Gli attacchi di panico sono episodi di ansia grave, improvvisi, almeno occasionalmente inaspettati, associati a un corteo di sintomi fisici.

Questi attacchi sono estremamente spaventosi specie perché sembrano avvenire all’improvviso e senza motivo. Essi sono così temuti che le persone che ne soffrono evitano luoghi o situazioni in cui in precedenza ha avuto un attacco (per es., centro commerciale o supermercato) o dai quali la fuga sarebbe difficoltosa (per es., guidare in autostrada) o complicata (per es., sedere al cinema) in caso di un attacco. A volte il paziente può temere che l’attacco di panico sia un attacco cardiaco a causa dei sintomi fisici che sente, come l’aumento del battito, il restringimento del campo visivo, il senso di ottundimento.
Entrambi questi disturbi, l’ansia e gli attacchi di panico hanno a che fare con un qualcosa di interiore che vuole esprimersi ma che è tenuto stretto, nascosto, che si cerca di non far notare. L’inibizione di un’emozione può modificare il comportamento, continuando a manifestarsi fisicamente e con sensazioni corporee. È così che nascono l’ansia e il panico: costituiscono l’espressione inconscia e corporea di un’emozione repressa. Per questo è importante iniziare un percorso in luogo di non giudizio, dove è possibile sentirsi al sicuro, ascoltati e iniziare ad esprimere se stessi e le proprie emozioni.

"A volte è necessario perdersi per ritrovarsi"